Giornata Mondiale della terra e della Sostenibilita’ Ambientale. Woodrow Clark – Premio Nobel a Matera

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I miei primi giorni da cittadina della Capitale Europea della Cultura per il 2019.

Il treno macina i chilometri e mi riporta a casa, a Matera. Sono trascorsi nove giorni dalla proclamazione di Matera Capitale della Cultura Europea per il 2019: evento unico e memorabile che ho vissuto in diretta streaming, chiusa nella mia stanza per non disturbare i Colleghi che alle ore 17.00 del 17 Ottobre 2014, in un pomeriggio milanese come tanti, erano immersi nel lavoro, intenti a scrivere atti o a ricevere clienti e che nulla avrebbero potuto sapere e capire dell’ emozione, del senso di trepidazione per cio’ che stava per accadere.

Sola, davanti al computer ho atteso e sperato, cercando di sentirmi parte di quell’ unico cuore palpitante che da Piazza San Giovanni faceva sentire i suoi battiti fino a Roma, dove si stava decidendo quale delle città finaliste avrebbe vinto.  Avevo bisogno di condividere quei momenti con chi potesse capirmi, con chi come me, era pronto ad esultare di gioia o piangere per la delusione.

Sulla diretta streaming volti noti, volti amici, volti sconosciuti ma comunque fraterni. Immagini di uno scorcio della città che rappresentava tutta la Basilicata scorrevano sotto i miei occhi, fino a che il boato esploso nella piazza si e’ propagato nell’etere, in mille cerchi concentrici con un’ onda d’urto di gioia e commozione che mi ha investita in pieno: e così, anche il mio urlo di gioia varcava  i confini della mia stanza, si  propagava nel giro di pochi secondi attraversando muri divisori, passando sotto porte chiuse e rompendo silenzi gravidi di concentrazione: ha vinto Matera, ha vinto Matera, ha vinto Matera!

Ho vissuto i miei primi giorni da cittadina della Capitale Europea della cultura Cultura per il 2019, in viaggio per lavoro da Milano a Pavia, da Como a Bergamo: non avrei mai potuto immaginare di dovermi sentire cosi unica, cosi speciale, cosi importante perché cittadina materana, cittadina della Capitale come mi sono sentita definire da chiunque, in ogni consesso, in ogni circostanza, da quelle lavorative- professionali a quelle conviviali o amichevoli. Non avrei potuto immaginare che sol pronunciando  la frase magica nelle presentazioni, “sono di Matera”, mi sarei ritrovata  al centro di un’attenzione particolare, di sguardi ammirati, di complimenti e congratulazioni per una città stupenda e indimenticabile per coloro che l’avevano già visitata e ricordavano perfettamente l’incredibile ospitalità, i luoghi suggestivi, i dettagli, il cibo o invece, imbattendomi  in chi ancora non la conosceva, essere destinataria di un fiume di domande su questa antica città, sul suo passato e su ciò che diventerà.

Ho avvertito netta dentro di me, la sensazione di riscatto, di rivincita per secoli di storia buia e per molti da dimenticare, per quella vergogna sociale che accompagnava gli abitanti dei Sassi, per quella sensazione di essere abitante di un luogo invisibile, non collocabile geograficamente in un ben preciso Paese o nella migliore delle ipotesi in una ben precisa regione d’ Italia, come più volte mi e’ capitato di constatare negli anni di studi universitari.

Non poteva mancare di far giungere a Matera,  ai suoi abitanti ed ai rappresentanti istituzionali, il suo messaggio di auguri e congratulazioni, Woody Clark II, co-destinataro del premio Nobel per la Pace 2007 insieme ad Al Gore e all’IPPCC (Comitato intergovernativo dell’ONU che ha redatto il 3° rapporto sui cambiamenti climatici nel mondo),  padre della dottrina delle energie pulite.

Ed infatti, dal palco del Teatro Sociale di Bergamo, il 25 Ottobre scorso, in occasione del suo intervento alla Settimana dell’Energia organizzata dalla Confartigianato di Bergamo, il Premio Nobel W. Clark,  consapevole della mia presenza in sala ed in ricordo della sua visita a Matera, ha colto l’occasione per complimentarsi con la comunità materana, per l’ambito riconoscimento conseguito.

Woody Clark, dinanzi ad una platea di giovani e di imprenditori, in una citta’ quale Bergamo anch’essa in corsa sino alle semifinali per il prestigioso traguardo, ha espresso il suo entusiastico apprezzamento ricordando gli amici Lions di Matera ed in particolare i soci del Club Matera città dei Sassi, grazie ai quali nel 2012, invitato come relatore nell’ambito della Giornata mondiale della Terra e della sostenibilità ambientale, ha potuto conoscere la straordinaria città di pietra e quindi apprezzarne le grandi potenzialità, anche in termini di capitale umano, quale città laboratorio per un futuro sostenibile.

Come non ricordare quel giorno in cui, in linea con la mission mondiale dei Lions per l’anno 2011-2012 finalizzata alla tutela dell’ambiente,  ebbi l’onore in qualità di Presidente del Club Matera città dei Sassi,  in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Matera e con il patrocinio del Comune di Matera,  di ospitare come relatore il Premio Nobel Woody Clark, per la celebrazione della  “Giornata della Terra”, al fine di sensibilizzare le istituzioni, l’opinione pubblica e soprattutto le giovani generazioni nell’intento di promuovere il cambiamento nell’economia, negli stili di vita, nella politica delle idee.

Ricordo ancora le prime parole del professor Clark, pronunciate di fronte alle bellezze naturali, storiche, artistiche e paesaggistiche del territorio lucano: “Oh my God!”.

In quella memorabile giornata, svoltasi in due sessioni, quella mattutina nel gremito Auditorium Gervasio di Matera, alla presenza di studenti di scuole superiori e universitari e quella pomeridiana, nella suggestiva cornice della Casa Cava, alla presenza delle Autorità Lionistiche, dell’allora Presidente del Consiglio dei Governatori Naldo Anselmi, del Governatore del Distretto 108 YA Michele Roperto, del Past Direttore Internazione Prof. Avv. Ermanno Bocchini e di numerose autorità civili, l’economista qualitativo, esperto mondiale di comunità sostenibili ,  studioso di fonti rinnovabili, autore di numerose pubblicazioni in tema di rivoluzione   verde e blu o di green industrial revolution, ha parlato di “smart green economy”, che  tra poche decine di anni, sarà l’economia in cui tutti dovranno riconoscersi  e verso la quale le imprese orienteranno i propri investimenti, con la creazione di nuovi mercati, determinando nuovi bisogni formativi e posti di lavoro specialistico. La transizione verso un’economia verde può quindi contribuire a combattere la povertà: per questo, occorre  investire in opere pubbliche in grado di valorizzare l’agricoltura familiare ed ecologica, i sistemi di produzione biologica, la gestione forestale sostenibile, l’uso razionale della biodiversità a fini economici, nuovi mercati legati alle fonti rinnovabili. Nel 2050 il 70% dei nove miliardi di abitanti del pianeta vivrà nelle città. L’Unione europea ha chiesto a tutti i paesi membri di dotarsi di un’ambiziosa Agenda urbana. L’Italia sta cercando anch’essa di muoversi in questa direzione. Per superare le politiche di austerità il nuovo paradigma dello sviluppo passa dalle città che, come dicono le Nazioni Unite, possono essere il «rimedio alla crisi globale». Per rilanciare la domanda interna e salvare il pianeta vanno fatte alcune scelte fondamentali: la città compatta che limita il consumo di suolo; l’economia a zero emissioni di carbonio; il risparmio di risorse naturali e alimentari; la mobilità sostenibile;

Matera, secondo il Premio Nobel Woody Calrk,  può davvero diventare un modello per l’Europa e per il mondo intero di “smart green city”, un laboratorio- prototipo di comunità sostenibile ed intelligente, che dal passato remoto si collega all’open future, riconvertendosi in una mirabile opera di sintesi 

Lucia Elsa Maffei